
Oliver Stone approfitta della caduta di Wall Street per mettere in luce l’aspetto infimo della finanza
È tutta una questione di soldi, il resto è conversazione”, parola di Gordon Gekko, il cinico e spregiudicato agente di borsa che, uscito di prigione, è ora pronto per tornare a Wall Street. A distanza di ventitre anni dall’uscita del film che valse l’Oscar a Michael Douglas e proiettò il suo personaggio nell’albo dei villain più amati del cinema (quantomeno dai giovani rampanti della finanza), Oliver Stone si concede un sequel – il primo della sua carriera – per offrire una seconda occasione a Gekko. Sia Stone che lo sceneggiatore di Wall Street, Stanley Weiser, non hanno mai nascosto la delusione per il fatto che un personaggio così spregevole fosse divenuto una sorta di eroe al punto da essere citato sovente da una nuova generazione di broker che hanno fatto delle sue battute un manuale di filosofia. Così, forte del successo di un film divenuto cult, il regista newyorkese approfitta della caduta del muro di Wall Street per posare lo sguardo sulla situazione economica mondiale e mettere in luce l’aspetto più infimo della finanza. Benché si parlasse di un seguito già da qualche anno, solo dopo la recente crisi finanziaria la 20th Century Fox ha chiamato Allan Loeb (Noi due sconosciuti, 21) a riscrivere la sceneggiatura basandosi sull’attualità. Wall Street: Il denaro non dorme mai (in uscita il prossimo 22 aprile) racconta la storia di Jacob Moore (Shia LaBeouf), un giovane broker – nonché fidanzato di Winnie Gekko – cui mentore è stato ucciso. Nel tentativo di trovare il responsabile Jacob chiede una mano a Gordon promettendogli in cambio di aiutarlo a riavvicinarsi alla figlia Winnie (Carey Mulligan), che non gli parla da undici anni. Se inizialmente per il ruolo di Bretton James la produzione aveva pensato a Javier Bardem (che ha rifiutato l’offerta per poter girare l’adattamento del bestseller Mangia, prega, ama con Julia Roberts), a vestire i panni del villain di turno è Josh Brolin che per entrare fisicamente nella parte ha dovuto perdere quasi quindici chili in un mese. Il cast stellare comprende inoltre Susan Sarandon, Frank Langella, Vanessa Ferlito e – nonostante in principio si dicesse che non avrebbe partecipato – Charlie Sheen, che torna a interpretare Bud Fox in un cameo. Che faccia la sua apparizione nel film per mettere in riga l’ex mentore e ricordargli che, in fondo, l’avidità non è tutto?
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